Tour Matera Street Art

Negli ultimi anni la città di Matera, al centro di un processo di crescita culturale e sociale determinato dalle azioni positive svolte nell’ambito del programma di Matera 2019, è stata teatro di numerosi interventi artistici urbani, guidati dalla Momart Gallery e da Monica Palumbo, che ha diretto e promosso progetti di valorizzazione dedicati alla street art. Un tessuto sociale coraggioso e dinamico, ha accolto sempre con entusiasmo alcuni nuovi processi formativi all’interno del territorio.

L’arte di tutti i cittadini

Il processo educativo derivato dall’introduzione a Matera, già patrimonio Unesco dal 1993 e Capitale Europea della Cultura nel 2019, della Street Art, nella più moderna forma di arte di strada, e cioè quella forma d’arte che avviene in un luogo pubblico, oggi autorizzato, è diventata l’arte di tutti i cittadini, del confronto democratico e della crescita intellettuale di un singolo quartiere o di una città.

Streetart Matera

Con il progetto Streetart Matera nel maggio 2015 la Momart Gallery insieme ad Aracnea e con la presenza di quindici artisti interregionali, inizia un nuovo percorso, con il primo intervento in via Saragat, alle spalle del Comune di Matera, nel centro residenziale di nuova edificazione, a pochi metri del centro cittadino, aprendo la strada ad un programma di eventi successivi accomunati dall’idea di rigenerazione e riqualificazione integrate delle periferie urbane, ad un modello di comunicazione alternativo rispetto all’immagine convenzionale derivante dal patrimonio storico-artistico della città e ad una possibile convivenza tra la tutela di una dimensione locale e una promozione del territorio con vocazione internazionale.

Urban Streetart Matera

Foto Michele Maranzia

A un anno di distanza, nel giugno 2016, si continua con Urban Streetart Matera, il primo Festival di Street Art nel quartiere di Piccianello, in collaborazione con il CNA, con il Patrocinio della Fondazione Matera-Basilicata 2019 e del Consiglio Regionale della Basilicata.

DIavù, edificio delle Botteghe, presso il Mercato ortofrutticolo. Matera

Per la prima volta viene coinvolto un artista di respiro nazionale, Diavù, che, insieme ad altri lucani, pugliesi e (Ironmould, Tonno Cortese, Purè, DAB e il giovanissimo materano Luca Bia, Rizek, Gods in Love e Emmeu di Latina), cambiano definitivamente il volto della città.

Tra tutti i lavori, La Diavolessa nuda con il volto dell’israeliana Dalhia Lavi, di Diavù, dipinta sul muro rosso dell’edificio e visibile all’ingresso della città, vuole ricordare la protagonista del film “Il demonio” di Brunello Rondi ed è divenuta il simbolo della Matera contemporanea e senza pregiudizi, “che non deve temere più nulla”.

Momo meets the children

Momo, scuola Brmante in via greco. Matera

A seguire, nel mese di settembre 2016, a pochi metri dal Mercato di Piccianello, protagonisti della città nell’ambito dell’arte di strada, sono stati gli alunni dell’Istituto Comprensivo “Bramante” nel quartiere di San Pardo con l’evento L’utopia dell’arte pubblica – Momo meets the children, iniziativa commissionata dal Polo Museale Regionale della Basilicata e organizzata da Momart Gallery con la direzione scientifica di Mauro Acito, in cui l’artista americano Momo ha incontrato i ragazzi attraverso laboratori sull’arte pubblica per guidarli nella realizzazione di un lavoro partecipativo, educarli al rispetto e alla cura dei luoghi che vivono e introdurli al concetto della geometria spaziale. Il percorso già intrapreso del “Museo fuori dal Museo” del Polo Museale della Basilicata, è divenuto concreto con un intervento finalizzato a sensibilizzare i cittadini e i bambini di un quartiere lontano dal Museo, inteso come luogo fisico.

In seguito, l’ATER (Azienda Territoriale per l’Edilizia Residenziale), rispondendo positivamente all’iniziativa, ha offerto la possibilità di utilizzo dei palazzi del quartiere popolare di sua pertinenza per sposare il progetto.

Matera Street Art Ater

Nico Skolp e Chekos via seneca e via sallustio, zona Circo, Matera

A distanza di circa un mese dall’ultimo intervento realizzato con Momo, nella terza settimana di ottobre 2016, Momart si è arricchita di un quarto nuovo progetto, Matera Street Art Ater, promosso da ATER, spostando questa volta l’attenzione su due palazzi della periferia nord della città, a ridosso di un centro commerciale e di due Istituti Scolastici. Gli artisti pugliesi coinvolti, Nico Skolp e Cheko’s Art, hanno riportato su due pareti identiche, lavori completamente differenti, svecchiando l’immagine degli alloggi popolari esistenti e creando un dialogo partecipato e condiviso tra gli elementi urbani e la popolazione.

Open Playful Space

Giorgio Bartocci – gradoni al Parco Papa Giovanni Paolo II; Matera

Altro progetto di rigenerazione urbana è stato Open Playful Space che, a partire già dal 2018 e fino a giugno del 2019, ha connesso arte e sport, sottolineando l’importanza del gioco nel tempo libero e ripensando a spazi urbani dimenticati come luoghi dedicati alla cultura e utilizzando l’arte di strada come veicolo di un messaggio sociale. Protagonista del progetto, al fianco di UISP Basilicata (Unione Italiana Sport per Tutti) Project Leader e a Matera 2019 in coproduzione, le attività hanno perseguito gli obiettivi del programma rimarcando un percorso che aveva già rivolto l’attenzione da diversi anni alla street art come mezzo di riqualificazione urbana.  Le attività hanno interessato scenari urbani imprevedibili che hanno congiunto nel progetto alcune forme d’arte specifica (graffiti, parkour e arti di strada) a sport inediti, unendo cultura urbana e aree rurali, introducendo lo skateboard e il jumping come modalità di esplorazione dei luoghi e divenendo chiave di lettura per la scoperta, la rigenerazione e la riqualificazione di spazi e comunità, da vivere come luoghi culturali, comuni e accessibili.

Nico Skolp – edificio scolstico, piazza degli Olmi, Matera

A guidare le operazioni, il writer, muralista e designer barese Nico Skolp, insieme al writer tedesco Mr. Quapos e con la partecipazione dell’illustratore e street artist Mister Thoms e dello urban artist milanese Giorgio Bartocci, hanno seguito un programma di iniziative fitto di laboratori, sperimentazioni e performance artistiche destinate a trasformare gli spazi individuati in nuovi campi da gioco e restituirli alla comunità. Intervento tra i più significativi è stato il cambiamento radicale di Piazza degli Olmi, con la colorazione delle colonne del porticato in gemellaggio con gli studenti del comune sardo di Orgosolo.

Nico Skolp e Mister Thoms – piazza degli Olmi, Matera

La trasformazione radicale della realtà periferica in un luogo altamente scenografico per mezzo del lettering e degli sviluppi anamorfici e in tridimensionale, ha lasciato spazio ai personaggi circensi di Mister Thoms, illusionisticamente inseriti in modo elastico e colorato tra gli equilibri di elementi figurativi e cromatismi di Skolp, all’opera verticale di fronte al campo da basket, dove il colore dialoga perfettamente con gli elementi circostanti, alla ricolorazione di Bartocci dei gradoni di cemento della pista di pattinaggio presso il Parco Papa Giovanni Paolo II.

Matera vista dalla Luna

Gods in Love e Ironmould a Ferrandina Scalo

La progettazione degli eventi di street art è proseguita nel 2019, con Matera vista dalla luna, in cui oltre a spettacoli, presentazioni di libri, proiezioni di film, allestimenti della città sul tema della luna e grandi appuntamenti musicali alla Cava del Sole, hanno visto la realizzazione anche interventi di Urban Art presso la stazione di Ferrandina Scalo che è stata trasformata grazie al lavoro artistico di Ironmould, streetartist lucano, originario di Venosa insieme ad Alessandro Suzzi, con nome d’arte Gods in Love, streetart pugliese e grazie ad un’installazione di Andrea Nolè e Mimmo Rubino.

Aliens Welcome di Andrea Nolè e Mimmo Rubino a Ferrandina Scalo

The First Wall

Ferrandina è stata inoltre protagonista della prima esperienza di arte di strada che ha coinvolto il Comune nella realizzazione di “The First Wall”.

Nella centralissima piazza De Gasperi, già oggetto di riqualificazione, nella giornata di sabato, a conclusione del progetto Street Art Ferrandina patrocinato dal Comune e diretto da Momart Gallery, l’artista beneventino NAF-MK insieme alla sua compagna Caterina Ceccarelli hanno consegnato il muro alla città.

Opera di Naf Mk a Ferrandina con la Momart Gallery

Protagonista del murale a sfondo azzurro è una giovane donna con manto rosso che tiene tre candele, messaggio di vita contro la pena di morte, che vuole ricordare Maria Barbella, di origini ferrandinesi, la prima donna condannata a morte per l’omicidio del suo amante e poi assolta in America nel 1896.

In occasione del termine dei lavori, monitorati e promossi dal gruppo IgersMatera, la Community di Instagrammers attiva su uno dei più diffusi social network, la Compagnia Senza Teatro di Ferrandina, ha messo  in scena una rappresentazione teatrale sulla storia di Maria Barbella – dal braccio della morte alla vita- con regia di Davide Di Prima e Adriano Nubile interpretato dalla voce di Franco Evangelista

La città di Matera ha offerto un contesto privilegiato ai nuovi momenti di scambio artistico e culturale. A partire dal suo centro turistico più attivo fino ad estendersi alle periferie, conta su una geografia territoriale, che la pone al centro di un territorio più vasto (Basilicata e Puglia), e su una geografia delle relazioni, perché si congiunge con altre e diverse realtà nazionali, stabilendo una scala di coinvolgimento e di progettazione.

MOMART GALLERY

www.momartgallery.it

info@momartgallery.it

Direzione artistica

Monica Palumbo

Comunicazione

Manuela Clemente

manuelaclemente84@gmail.com

Momo -scuola Istituto Comprensivo Brmante, via greco – Matera
Tonno Cortese, parcheggio del Mercato ortofrutticolo, rione Piccianello – Matera
Nico Skolp, via Sallustio, Matera

Testo di Manuela Clemente, curatore indipendente